Un’urgenza creativa che muove dalla nostalgia di ciò che non esiste, non più o non ancora, per immaginare un futuro consapevole di uno dei valori più affascinanti e complessi della cultura popolare universale. Definire il glamour è impossibile: significherebbe imbrigliarlo, limitarne il valore e neutralizzarne la forza. Edoardo Gallorini – Venezia si propone di presentarne la propria lettura, tra il recupero di atmosfere iconiche e la riflessione su nuovi culti, con l’intento di restaurare uno stile affascinante nel contenuto quanto nella patina che il tempo ha depositato su di esso.
Il glamour – quell’atto stregonesco che dà sostanza a un desiderio ancora inconscio o inespresso, ma improvvisamente bruciante – è infatti il concetto chiave da cui il marchio parte e continuamente ritorna, interpretandone i diversi significati in maniera materica e immaginifica, attraverso tagli e costruzioni, stampe e sperimentazioni grafiche, dettagli che inducono gesti, misurate attenzioni e malizie, scelte vestimentarie quotidiane e eccezionali. Elegante armonia inquinata da stridii consapevoli, propri di un atteggiamento che dall’eleganza più tradizionale sfocia ora nella brulicante ed erotica noia borghese, ora nella profondamente superficiale attitudine camp.
Venezia è centrale, sia come luogo – la produzione si sviluppa infatti nelle zone limitrofe alla laguna, eccezionali per la qualità dei materiali e la sapienza nel trasformarli in oggetti – che come idea. Venezia come superficie riflettente: uno specchio d’acqua che trasfigura le atmosfere aristocratiche, e cullandole nel suo dondolio continuo le spoglia del proprio tempo e le riveste di una patina d’incanto. Patria di un fascino atipico, insieme apertissimo alle influenze di chi vi transita e così sicuro della sua identità da apparire immutabile e senza tempo: inconfondibilmente italiano.
La dichiarazione d’amore e appartenenza a Venezia si ritrova sin dal logo, che prende in prestito il linguaggio grafico dei “nizioleti”, le indicazioni stradali veneziane, cucite ai muri della città come le raffinate etichette di un vestito di pregio.